La settimana di lezioni al Testa ha avuto inizio Lunedì 25 in modo insolito. Subito dopo l’appello, tutto il personale scolastico si è riunito negli androni delle varie sedi e ha osservato un minuto di silenzio per ricordare il professore Salvatore Fulco, per tutti affettuosamente Totuccio, docente di Diritto al Liceo delle Scienze Umane, venuto a mancare per un improvviso malore domenica notte. A seguire sono state sospese dal Dirigente tutte le attività extracurriculari (Proiezioni di film, assemblee, spettacoli teatrali) in programma nella giornata.
Gli studenti si sono dedicati, invece, a ricordare il loro prof. con la lettura di lettere d’addio, che sono state rilette durante le esequie in chiesa. Gli alunni di tutte le classi degli indirizzi L.S.U. e L.E.S., inclusa la 1D “senza rimedio” (così si sono firmati gli studenti per usare un’espressione del prof. adesso a loro tanto cara), hanno sentito fortemente il bisogno di porgere l’ultimo saluto al docente. E intervento dopo intervento, è stato un crescendo di emozioni sempre più intense. Se solo avessero saputo che la lezione di Sabato 23 sarebbe stata l’ultima, i ragazzi, hanno detto, avrebbero gustato tutto attimo per attimo. Con voce più volte rotta dal pianto, essi hanno ringraziato il docente per l’ironia, le battute, i sorrisi, i preziosi insegnamenti, per l’attenzione rivolta loro come essere umani e non semplici studenti e hanno chiesto scusa al prof. se non sempre sono riusciti ad essere come li avrebbe voluti. Si sono scusati pure per le interrogazioni che finivano dopo pochi minuti con il prof. che li rimandava a posto perchè poco preparati, mentre lui avrebbe voluto che memorizzassero la Costituzione italiana e hanno rimpianto persino le note. Hanno ricordato il prof. che camminava lungo i corridoi della scuola, pronto a chiudere tutte le porte aperte, che gli davano fastidio e quanto vuoto oggi fosse sembrato loro quel corridoio!
Portavoce del saluto di tutto il personale scolastico è stato il docente Bentivegna, che ha esordito citando l’incredulità dei colleghi che faticavano a credere ad una notizia così sconvolgente. E da quel momento si è scatenato un susseguirsi di scambi di telefonate, sms nei gruppi in cui ciascuno aveva un dolce ricordo del prof. Tantissimi gli aggettivi utilizzati per definirlo, buono, educato, intelligente, ironico, simpatico, umile, amante dell’essenzialità, ma soprattutto una persona vera, ha aggiunto il collega, trasparente da lasciare, sebbene solo, quasi senza famiglia se non un unico fratello, un’eredità d’affetti. Gli affetti degli studenti, che cercavano conforto in un abbraccio, l’affetto dei colleghi commossi, di tutto il personale della scuola, degli amici che hanno voluto essere presenti in una chiesa in cui, nonostante gremita di gente, ha regnato un silenzio encomiabile dei ragazzi, che hanno sorpreso tutti per la loro estrema sensibilità, quasi volessero farsi perdonare dal docente per il mancato silenzio nelle aule. Immaginarlo solo ad affrontare il momento della dipartita è stata causa di tristezza per tutti, ecco perchè a Bentivegna è piaciuto immaginare che una Mano valida sia scesa dal Cielo in suo aiuto (Per citare dei versi manzoniani)
Tra le lacrime dei presenti, i funerali si sono conclusi con la recitazione di una poesia di Caproni “Congedo del viaggiatore cerimonioso”. La prof.ssa Scinardi ha ricordato che qualche anno fa Totuccio, nel cambio dell’ora, le aveva passato un testo di poesie invitandola a leggere questa lirica, che è diventata il saluto del prof. per noi tutti, i suoi compagni di viaggio, con cui si era intrattenuto a chiacchierare un po’ di tutto con piacere fino all’arrivo alla stazione in cui scendere. “Io scendo. Buon proseguimento”. Certo proseguiremo, perchè scendere non si può, ma saremo costretti a farlo senza imbatterci in lui, che andando a piedi qua e là, inculcava un sorriso in chiunque incontrasse con le sue battute sottili ed argute. In un mondo pieno di così tante cose tristi e tragiche, dove spesso la gente ci fa soffrire, un dispensatore di sorrisi è stato per noi un grande dono.
Grazie Totuccio per ogni sorriso regalatoci! Tu che chiudevi le porte del corridoio della scuola, oggi sei sceso, chiudendo la porta della tua vita, ma in Paradiso da oggi si sorriderà di più.
Clicca qui e guarda il video dei ragazzi che salutano il prof.
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